venerdì 13 gennaio 2012

Contatto

C ‘ è un mondo al di là degli specchi e tutti comunicano tra di loro .


Ho esitato a lungo , prima di comporre questo testo e decidermi a pubblicarlo e , se lo faccio ora , è soltanto perché credo che possa essere di qualche utilita’ per chi lo leggerà . Si tratta di una esperienza molto personale , direi privata , di cui parlo pochissimo . Ma assolutamente reale .

Risale ad una notte del mese di ottobre 2011 . Erano circa le 2 del mattino , appena ritornato da una esplorazione fotografica nel parco del Ticino , in cerca di immagini di Energie , di qualche esperienza legata alla Natura . Mi sono steso sul divano , in solitudine , al buio . Un po ‘ stanco , un po ‘ deluso per avere trovato molto meno delle mie aspettative , anche considerando la giornata che era stata abbastanza umida e nuvolosa da creare una atmosfera quasi ideale per certe manifestazioni energetiche .

La mia compagna e la gatta dormivano , in camera da letto . Accesi un incenso naturale e me ne rimasi lì , qualche minuto , fissando i pochi oggetti che riuscivo a scorgere nella semioscurità ( dalle finestre filtra sempre la luce arancione dei lampioni , filtrata dai vetri colorati interni ). Tra questi , lo specchio che si trova sopra al caminetto .

Di questo specchio posso dire che è l ‘ unico passaggio dimensionale , vetri a parte , rimasto aperto nella camera , perché il suo gemello frontale è stato da me “ chiuso “ con l ‘ apposizione di figure di protezione tibetane , dopo avervi fotografato un volto rosso e inquietante , che probabilmente era un Guardiano della Soglia , ma avrebbe potuto essere anche una Entità negativa .

Improvvisamente , proprio dallo specchio sopra al caminetto , ho visto mio fratello Maurizio . Era una immagine circondata dal buio , esattamente come lo ero io , ma l ‘ idea che mi ha dato era che “ quel “ buio , fosse un ‘ oscurità intesa come condizione , come ambiente , in attesa della Luce .

Di lui ho visto soltanto il volto e le spalle , perché più sotto lo specchio terminava . Quando lo vidi , appena dopo la sua morte fisica , era ancora colorito , abbronzato e in carne . Aveva i capelli bianchi corti e indossava una maglietta blu con una camicetta estiva gialla sopra .

Ora , lo vedevo magro , un po ‘ rugoso , i capelli tornati neri e più lunghi , con indosso una camicia leggera marrone , quasi color nocciola . Aveva gli occhi inizialmente chiusi , come se temesse di restare abbagliato e li aprì lentamente , in un sorriso triste e stanco .

Lo vidi solo in quel momento , poi lo sentii arrivare sino a me sotto forma di Energia , senza vederlo più . Deve essergli costata molta fatica , un notevole dispendio energetico varcare il confine dimensionale .

Ciò che mi fa credere con certezza di non avere avuto soltanto una visione di fantasia :

Il fatto di averne vista la figura fisica limitata dai confini dello specchio e non tutta intera .

Le modalità con cui è apparso , come se si stesse risvegliando a fatica da un lungo soggiorno nell ‘ oscurità che sembra esistere per chi deve ancora adattarsi alla rinascita , esattamente come nel grembo materno .

Il suo aspetto : perché mai non avrei dovuto vederlo come lo avevo visto le ultime volte da vivo ?