venerdì 30 settembre 2011

INCONTRO CON I MAESTRI

Qualche tempo fa, in una giornata di pieno inverno , freddissima , di quelle in cui il cielo è bianco come il suolo ricoperto di un duro strato di ghiaccio , mi venne in mente di fare un giro al fiume . Ben riparato da pesanti vestiti , in bicicletta , scesi sino al borgo Ticino , che per molti pavesi è un luogo carico di storia e di suggestioni . In effetti , esso è molto caratteristico anche dal punto di vista fotografico e in alcuni punti in prossimità del Ponte Vecchio io avverto una condensazione energetica di malinconia , come se ( ed è possibile che sia così ) quel luogo fosse stato scelto da diverse persone per suicidarsi , gettandosi dai balconcini o dalle scalinate nei gorghi della corrente fluviale . Dalle rilevazioni in IR che ho eseguito , successivamente , in loco , posso soltanto confermare la presenza / il passaggio di Energie , o Presenze , di consistenza nebbiosa , molto dense . La cui origine , però , è difficilmente databile e quindi non mi sento di dire : “ ho verificato le mie sensazioni “ .


Sostai , comunque , in solitudine perfetta , sulla riva del fiume , su una spiaggetta , per un certo periodo di tempo , sempre affascinato dallo scorrere dell ‘ acqua , teso a percepirne i mormorii , quasi a dialogare con essa . Mi fece risvegliare un delizioso volto di bambina , incorniciato in lunghi capelli biondi , un aspetto nobile d ‘ insieme . Devo dire , anche un po ‘ inquietante , in quell ‘ atmosfera , in quella solitudine . Non c ‘ erano state altre persone oltre me per almeno un ‘ora e adesso , appariva questa bellissima e gioiosa creatura che si accostava all ‘ acqua , al fiume , con tutta la naturalezza della sua età . Stavo per tornare alla mia bicicletta , quando vidi anche sua madre . Una signora con un caschetto biondo , una figura solida , energica , all ‘ incirca della mia età , forse qualche anno in meno . Sorvegliava il gioco della bambina , che , in realtà , era piuttosto limitato , causa il terreno ghiacciato .

Poiché non sono nuovo alla conoscenza delle rive del fiume in qualsiasi stagione , trovavo molto insolito che una bambina venisse a giocare su una spiaggetta con cinque centimetri di ghiaccio a terra , infatti non vi era nessun altro , come già ho detto prima . In breve , cominciai a parlare con la signora : mi disse i loro nomi ( Alessandra , Alice ) : due nomi di luce .

Il nostro dialogo non durò a lungo , ma il primo ad andarmene fui io , quindi non saprei dire quanto altro tempo loro rimasero lì . Alessandra mi rivelò di abitare in un paese prossimo alla città di Pavia , poi , entrammo in una vibrazione diversa e scendemmo subito in profondità inimmaginabili anche da me stesso , incline come sono alla serietà del comportamento e del pensiero e abituato ai piccoli e grandi eventi del paranormale quotidiano .

Non posso rivelare ogni frase che venne detta perché alcune cose fanno parte di un insegnamento che deve restare segreto , ma quella donna , con un imperativo tono di voce e uno sguardo che non ammetteva repliche , eppure carico di una profonda dolcezza , mi insegnò la meta da raggiungere per realizzare sé stessi , varcando il limite autoimposto dietro cui ci si ripara tanto spesso ( lo scudo dei nostri problemi personali , il dolore per le perdite subite ) , senza commettere lo sbaglio di voler emulare altri che ci sembrano più avanti di noi sul cammino . A questo proposito , trovo molto indicata la frase contenuta in una vecchia canzone di Claudio Rocchi : “ lascia volare chi vedi sopra di te / lascia che vada a ritrovarti più in su “ .

Una volta tornato a casa , mi era chiara l ‘ assurdità apparente della situazione : sono solo per un’ ora , in una freddissima e grigia giornata invernale , in un luogo certo infelice per i giochi di una bambina . Di colpo , mi trovo in compagnia di una bambina ben vestita , residente fuori città e di sua madre , con la quale ultima discorro per cinque minuti e ne ricavo insegnamenti che avrebbero richiesto un corso di meditazione !

Credo che i Maestri , come si dice , compaiano quando l ‘ allievo è pronto . Sotto qualunque veste , in qualsiasi momento , come silenziose apparizioni provenienti da altri mondi , con una discrezione assoluta , per indicarci la via quando ci troviamo ad un crocicchio oppure perché loro sanno che ci troveremo presto , a quel crocicchio .

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